Ultimo appello per l’Italia

Domani lo slalom speciale uomini. Il trentino Stefano Gross n.1 azzurri, ''devo sciare come so''

1423919153160_462365214.jpgVail/Beaver Creek (Usa), 14 feb - Lo slalom speciale uomini chiude domani a Vail/Beaver Creek il 43/o Campionato Mondiale di sci alpino. È l'ultimo appello per l'Italia per tentare di portare a casa almeno una medaglia.  Il peso maggiore di questa responsabilità è sulle spalle del trentino Stefano Gross, l'azzurro che in questa stagione ha reso al meglio: 1° nello slalom di Adelboden, 2° in quello di Wengen e 2° in quello di Schladming. E dunque le carte in regola ci sono tutte per puntare ad una medaglia.  ''Sono tranquillo e molto sereno, vengo da un buon periodo. Quel che devo fare è sciare come so'', ha detto alla vigilia l'atleta di Pozza di Fassa, classe 1986. ''La neve - ha spiegato ancora - qui cambia  ogni giorno e negli allenamenti abbiamo cercato di adattarci ad ogni condizione. Spero che in gara ci sia  una neve un po' più dura anche se  i più bravi sanno andare con tutte le nevi''. E tra i più bravi mette - a buon diritto - anche se stesso.  
 
Oltre a Gross, l'Italia schiera domani anche l'emiliano Giuliano Razzoli  e gli altoatesini Patrick Thaler e Manfred Moelgg.   Razzoli - oro a Vancouver strappato nell'ultima gara dello sci alpino con l'Italia che anche allora era completamente a secco di medaglie, un passato dunque bene augurante - nelle ultime gare di coppa ha ottenuto un sesto e due quarti posti mostrando un eccellente ritorno di forma dopo aver recuperato con caparbietà posizione  su posizione nella classifica di specialità.  ''Sto migliorando ogni giorno e mi sto adattando bene a queste nevi. I favoriti per questo slalom - ha detto Giuliano - sono una decina e tra questi mi ci metto anch'io''.
 
Poi ci sono gli altoatesini. Thaler, padre di tre figli ed un carattere d'acciaio che per vario tempo ha da solo affrontato allenamenti e trasferte prima di tornare in squadra a suon di risultati, ha un gran talento che ogni tanto esplode. Moelgg - reduce dalla rottura di un tendine d'Achille - fisicamente è ormai a posto. Dalla sua parte ha una grandissima esperienza: arma fondamentale nei momenti cruciali come quelli di un Mondiale dove in passato è già andato a medaglia ben tre volte.    Se invece si guarda ai rivali non  c'è davvero da stare tranquilli. Oltre al solito solidissimo austriaco Marcel Hirscher, ci sono pure i tedeschi Felix Neureuther e Fritz Dopfer, la rivelazione russa Alexander Khoroshilov, il norvegese Henrik Kristoffersen per non dire degli svedesi. Insomma, domani nessuno regalerà niente e bisognerà conquistarsi tutto con le unghie e con i denti. 

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  • pubblicato14.02.2015
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